Ma combattere questa guerra da soli e senza protezione, può essere faticoso.

Ci sono giorni, momenti in cui anche io sperimento difficoltà che sembrano insormontabili.

In tutto questo andare mi sono sentita sola, avevo bisogno che qualcuno si prendesse cura di me . Continuavo a pregare: Ti prego aiutami, mi sento sola fammi compagnia.

Mi ferisce il tuo silenzio, ho l‘impressione di non contare ai tuoi occhi,di non godere della tua presenza,della tua misericordia, della tua tenerezza,come se non ti importasse nulla delle mie pene.

 E ancora…

Mi sento inutile e di peso per tutti .

Non voglio la compagnia di nessuno, non cerco nessuno ,nessuno mi basta a calmare questa sete di infinito che mi porto dentro.

Solo una stella nel cielo mi fa compagnia, aspetto che arrivi la sera per vederla, solo lei mi acquieta e lei è li` che brilla, fedele nell‘appuntamento come nessuno sa esserlo.

Grazie, stella, per un momento mi fai ricordare che non sono sola!

Passa il tempo, passano le stagioni.

La guerriera è serena, ma stanca. Il suo spirito combatte sempre , ma il suo corpo chiede una tregua, perde colpi.

Forse è il momento di abbandonare le armi,pensa.

Un tratto, all`improvviso, un‘altra lotta, quella più grande di tutte.

La guerriera é stanca, non ce la fa.  Si arrende.

É il buio.

Carissimo, il momento è terribile.
Tornata a casa, il vuoto è enorme e tutto mi ricorda lei.
Mi sento senza radici, solo un tronco in balia delle correnti..
Vivo in una sorta di zona grigia, con l‘adrenalina a mille per le prove dello spettacolo  e il resto del tempo un tronco apppoggiato da qualche parte..
Vivo per la mia voce, per il mio lavoro, e per lei.
Nel suo ricordo , nella sua presenza-non presenza costante.
Smarrita, sconfitta, persa. 

Parlare no, non aiuta.  Scrivere di più credo.

Di  questa schizofrenia di alti e bassi, sentimenti di sconforto, di rabbia, di gelosia e di totale abbandono, tutto insieme.
Non parlo mai del mio dolore,non mi fa bene, vado avanti come un treno.
La voce non può affrontare altre lacrime.
Ma dentro, è l`inferno: rido/piango ,euforia/depressione
il palcoscenico è reale/il resto non lo è, non deve esserlo.
vivo sul palco/per il resto sono morta anche io.
Tutti mi dicono tu sei forte, ce la farai . Non lo so.
Sono aggrappata in questo momento con le unghie e i denti a quello che mi è rimasto. il resto….non so.

La voce. la mia. la sua…
Magari riuscissi ad udire la sua per un momento ancora.”